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La Rete regionale di monitoraggio per la Testuggine palustre (Emys orbicularis)

La Testuggine palustre (Emys orbicularis) è una specie di interesse comunitario inserita nell’allegato II della Direttiva 92/43/CEE “Habitat”. Frequenta vari tipi di habitat acquatici, ma si rinviene prevalentemente lungo le rive ricche di vegetazione di canali, paludi, laghi, stagni, fiumi e torrenti. I corsi d’acqua sono di norma abitati solo nei tratti ove la corrente è relativamente lenta (impaludamenti, anse fluviali). Predilige le aree planiziali, ma occasionalmente può essere rinvenuta anche in ambienti umidi posti in zone collinari e montane. Si nutre soprattutto di piccoli pesci e di larve di anfibi, ma all’occasione preda anche varie specie di invertebrati acquatici. E’ attiva prevalentemente in primavera e in estate, mentre di norma trascorre la stagione autunnale e l’inverno in diapausa sul fondo degli stagni. La specie è presente nell’Africa maghrebina, in tutta l’Europa, escluse Gran Bretagna e Scandinavia, nelle Isole Baleari e in Asia Minore. È presente in tutta l’Italia, anche se sembra più frequente nelle regioni adriatiche settentrionali, in quelle tirreniche centrali, in Sardegna, mentre le popolazioni siciliane appartengono ad una specie recentemente descritta. La specie è attualmente in forte regresso nella maggior parte della penisola. A causa della distruzione e del degrado degli ambienti umidi e del prelievo effettuato per motivi commerciali e amatoriali, questo rettile risulta infatti essere raro e localizzato in molte regioni italiane. I nuclei italiani più importanti si trovano in Sardegna e nelle aree palustri prossime alle coste del Veneto, dell’Emilia Romagna, della Toscana e del Lazio. Nel Lazio la specie presenta una distribuzione discontinua, principalmente concentrata in ambiti costieri e collinari. Si rinviene soprattutto nelle province di Viterbo, Roma e Latina, mentre pochissime sono le segnalazioni per le province di Frosinone e Rieti. Nel Lazio è presente la sottospecie E. o. galloitalica Fritz, 1995, diffusa dalla Francia meridionale al Golfo di Policastro, lungo quasi tutto il versante tirrenico della penisola e Sardegna. Con Determinazione del direttore del Dipartimento Istituzionale e Territorio n. A06724 del 2 luglio 2012 è stata istituita la Rete di Monitoraggio per la Testuggine Palustre (Emys orbicularis). L’obiettivo principale delle attività è il monitoraggio dello stato di conservazione delle popolazioni di Testuggine palustre (Emys orbicularis) nel Lazio. In particolare, il monitoraggio si prefigge i seguenti obiettivi specifici: 1) verifica della distribuzione della specie, della consistenza numerica e del trend delle popolazioni; 2) individuare lo status e le pressioni sulle popolazioni; 3) identificare i requisiti ecologici della specie e le caratteristiche dell’habitat nelle aree di presenza; 4) individuare opportune misure di conservazione e valutarne l’efficacia nel corso del tempo; 5) mappatura e analisi della variabilità genetica delle popolazioni ; 6) individuare le popolazioni di potenziali competitori alloctoni, in particolare la testuggine a guance rosse, Trachemys scripta, verificando la possibile interazione competitiva. Nel 2012 la Rete di Monitoraggio per la Testuggine Palustre ha prodotto un documento tecnico sulle attività svolte dal 2012 al 2014 "Relazione attività 2012-2014".

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