E' una nota località balneare, nell'estremo lembo meridionale della provincia di Roma. Dotata di un porto turistico, con circa quarantamila abitanti, la cittadina merita una visita in particolare per il suo borgo medievale. E' l'antico Castello di Nettuno, costituito da mura compatte, difese da imponenti torrioni cilindrici, che circondano il borgo, elevato su un alto scoglio marino. Le torri risalgono alla fine del Trecento, quando Nettuno era sotto la signoria degli Orsini. Nel cuore del Borgo sorge il palazzo Baronale, il cui ingresso principale si apre su piazza Marconi. L'edificio fu in origine il simbolo del potere feudale, in quanto luogo di residenza dell' antica famiglia Colonna. Fu infatti questa casata nobiliare, discendente dai conti di Tuscolo, a detenere dal 1426 fino al 1594 la proprietà dell' intera terra di Nettuno, salvo una breve parentesi, dal 1501 al 1503, in cui subì la confisca dei beni da parte dei Borgia. E' durante la loro signoria che il palazzo, probabilmente già parzialmente esistente all'epoca della proprietà degli Orsini, assunse quella tipologia architettonica cinquecentesca che ancora oggi lo caratterizza. Un'iscrizione posta sotto lo stemma Colonna murato sulla torre dell'orologio informa infatti che nel 1569 Marcantonio Colonna si preoccupo' di abbellire ed erigere nuovi edifici e restaurare il Castello di Nettuno. Altro edificio importante è il palazzo Doria-Pamphilj, il cui primo nucleo risale presumibilmente al 1600, col nome di Casino Cesi. Fu proprietà della famiglia Cesi fino al 1648, quando fu venduto a Camillo della famiglia dei Pamphilj, originari di Gubbio, il quale lo amplio' con una serie di acquisti di edifici contigui, fino a conseguire la forma attuale nel 1648-50. Nel palazzo Doria-Pamphilj oggi si puo' ammirare un pregevole ciclo di affreschi di Pier Francesco Mola (Coldrerio 1612 Roma 1666). Giovan Battista Pamphilj-Aldobrandini vi ospita la corte pontificia, qui convenuta da domenica 21 a giovedi' 25 aprile 1697, per procedere alla visita tecnico-estimativa del porto di Anzio. In memoria dell'evento vi viene posta l'arme del papa Antonio Pignatelli (Innocenzo XII). La chiesa collegiata di S. Giovanni Battista ed Evangelista nel Borgo è certamente di origine medievale, ma venne completamente rifatta fra il 1738 e il 1748 su progetto di Carlo Marchionni. La tradizione la vuole eretta proprio sull' antico tempio del dio Nettuno. Nel sottosuolo, infatti, sono stati ritovati numerosi reperti di epoca romana. Bella e suggestiva la piazza Colonna. I vicoli e le piazzette costituiscono un fitto intreccio di case, profumi e odori, animati specialmente d'estate da centinaia di visitatori. Da non perdere il Cavone, l'antico camminamento lungo le mura, con vista sul porto. Dista 300 metri dalla stazione ferroviaria.