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Dal 27 Settembre 2024 al 29 Settembre 2024

OBBIETTIVO SELVA

Workshop fotografico nella Riserva Naturale Selva del Lamone

Workshop fotografico OBBIETTIVO SELVA nella Riserva Naturale Selva del Lamone
27-28-29 Settembre 2024.

La Selva del Lamone è un luogo a mio avviso magico, un bosco aspro e selvaggio, a tratti impenetrabile, formatosi su una colata lavica.
Situato nel comune di Farnese in provincia di Viterbo ai confini tra il Lazio e la Toscana rappresenta l’inizio della maremma laziale. 
Luogo dove la popolazione è rada e ibrida, gli autoctoni hanno vissuto la migrazione negli anni 50 e 60 del popolo sardo in cerca di nuovi pascoli, oggi la pastorizia rappresenta insieme agli uliveti la principale risorsa economica del luogo.
Nei tre giorni insieme ci immergeremo completamente nel paesaggio, vivendo insieme a rocce, animali, pastori e persone che incontreremo in cammino.
Ogni partecipante racconterà la propria storia in modo personale e soggettivo, sarà mio compito individuare in voi la vostra specificità e soggettività.

Programma (potranno esserci delle piccole variazioni come orari e luoghi)

27 settembre 

10.00 -13.00 presentazione workshop presso la sede della Riserva Naturale a Farnese e visione di un lavoro di ogni singolo allievo (ogni partecipante dovrà portare con se un piccolo progetto fotografico da visionare insieme per comprendere sia il livello che gli obiettivi del corso)  
13.00 -14.00 pausa pranzo
14.00-17.30 immersione nell’area protetta con escursione guidata condotta dal personale della Riserva Naturale in un contesto paesaggistico come nelle località di Pian di Lance e Semonte.
18.00 22.00 selezione delle foto giornaliere e cena

28 settembre 

06.00 - 9.00 Mungitura presso un’azienda agricola del luogo
10.00 - 13.00 fotografie presso un caseificio
14.30 - 14-30 pausa pranzo
14.30 - 18.00 immersione nella Riserva con con escursione guidata condotta dal personale della Riserva Naturale in un contesto ambientale caratteristico dell’interno della Selva, passando per Roppozzo, Rosacrepante e i Lacioni
18.30-22.00 selezione delle foto giornaliere e cena

29 settembre

08.00-11.00 fotografie all’interno del paese e/o in un Eremo adiacente 
11.00-19.00 editing finale dei tre giorni di workshop 

L’editing delle fotografie dei singoli giorni verrà svolto presso la sede della Riserva Naturale Selva del Lamone a Farnese in località Bottino snc e presso la sala del Rifugio Casale Lamone loc. Roppozzo, interno alla Riserva, la struttura possiede 3 stanze con 4 posti letto (un matrimoniale e 2 letti a castello), il costo a persona per ogni singola notte è di euro 25 (sono previste due notti).
Per chi ha esigente differenti potrà alloggiare in un B&B, Ostello o abitazione a Farnese a circa 4 km dalla Riserva controllare pagina web sul sito della Riserva: https://www.parchilazio.it/selvadellamone-ricerca_dormire

I pranzi saranno al sacco o veloci, le cene saranno al rifugio Riserva del Lamone dove faremo anche editing ogni giorno e il costo sarà di 25 euro per la cena (sono previste due cene)

Per la partecipazione al workshop sono richieste nozioni fotografiche di base ed è consigliabile portare l’attrezzatura che si usa con maggiore frequenza perché è quella che si conosce al meglio.

E’ necessario essere automuniti, e  nel caso non si disponga di autoveicolo contattandoci cercheremo di risolvere la problematica.

Per informazioni contattare la mail: info@danielevita.com oppure +39 338 1297211

Il costo per singolo partecipante entro il 7 agosto è pari ad € 250,00 da pagare direttamente al fotografo (50 € di anticipo sono da versare subito).

Oltre il 27 agosto il costo è pari a 300,00 €

È previsto un contributo della Riserva Naturale a copertura del costo delle cene presso il Rifugio e lo sconto del 50% per residenti under 40 di Farnese.

Daniele Vita nasce a Vetralla nel 1975.

Interrompe gli studi di sociologia e antropologia per dedicarsi pienamente alla fotografia.

Complici gli studi antropologici, manifesta sin da subito l’interesse verso la vita quotidiana degli esseri umani.

La sua esperienza fotografica si sviluppa preminentemente e si consolida nel tempo attraverso viaggi di reportage sociale in diversi paesi (tra cui Ecuador, Bulgaria, Algeria e area del Maghreb, ma anche alcune zone del Sud Italia). La sua straordinaria sensibilità alle tematiche sociali più serie riscontrate in questi paesi si unisce ad una capacità particolare di raccogliere nel mondo quotidiano espressioni spontanee di umanità, scampoli di esistenze segnate da un destino non semplice, prospettive non scontate di giovani vite in divenire.  Questa grande capacità di vestirsi di quei mondi con semplicità, rispetto e trasparenza è favorita da soggiorni di convivenza più o meno lunghi nelle terre e nei nuclei familiari di cui ci racconta.

Di tali esperienze riesce a offrire testimonianza collaborando con diverse riviste di settore Italiane (Foto Cult, Progresso Fotografico e altre ancora), che lo segnalano per servizi fotografici e reportage prevalentemente a sfondo sociale.

Il primo lavoro retribuito è la documentazione di uno spettacolo teatrale nel carcere femminile di Rebibbia. Per diversi anni documenta il teatro, da quello sociale nei penitenziari, a quello per i diversamente abili, fino a quello classico contemporaneo.

Daniele Vita collabora nel corso degli anni (attraverso progetti fotografici diversi) con Unhcr, Anci, Arci, Fratelli Alinari, De Agostini e il Comune di Roma.

Collabora tuttora con numerose Cooperative sociali e Associazioni (tra cui Coop Alice Lazio e Fondazione Exodus) documentandone fotograficamente le attività e lavorando a progetti speciali realizzati in seno alle stesse Associazioni.

Per due anni consecutivi è stato finalista al premio Hystrio Occhi di Scena. 

Nel 2005 documenta per il Comune di Roma la vita quotidiana dei migranti nella capitale, ne nasce una mostra alla Sala Santa Rita di Roma e una pubblicazione dal titolo “A sogni aperti”. Nel 2007 una selezione di queste immagini viene ospitata presso San Pietro Scheraggio agli Uffizi di Firenze per i Fratelli Alinari. 

Nel 2008 vince il premio al Toscana Foto Festival con il lavoro “Morale della Favola” una ricerca della Resistenza nella Tuscia. Nel 2009 con lo stesso lavoro è finalista al premio Kiwanis, Portfolio Italia ed espone al Cifa a Bibbiena, sempre lo stesso anno vince il premio Sud Est ed espone al Fotografia-Festival Internazionale di Roma. 

Nel 2009 e 2010 è finalista al premio Occhi di Scena e nel 2011.

Nel 2011 è finalista al Premio Unicef Poy con “Cojimies”, un racconto sulla vita quotidiana di un piccolo villaggio in Ecuador ed espone al Mia, Milano Image Art Fair con “Il circo Harryson”.

Nel 2012 viene invitato a una collettiva “Sguardi di un paese in crisi” a Citerna Fotografia e vince la borsa di studio Giovanni Tedde proproi con il lavoro “Cojimies”. 

Nel 2014 vince il premio Castelnuovo Fotografia con il progetto “Borders #0”, un progetto paesaggistico sull’isola di Lampedusa, che viene esposto l’anno successivo sempre a Castelnuovo Fotografia.

Nel 2015 espone nella collettiva “Rovine”, la forza delle rovine a Palazzo Altemps, accanto a maestri della fotografia internazionale. 

Nel 2017 partecipa a una collettiva dal nome “Feeling Home, Sentirsi a casa” presso al Fabbrica del Vapore a Milano, progetto itinerante con il quale espone anche a Voghera (PV) nello stesso anno e a Corigliano Calabro (CS)  nel 2019. 

Nel 2018 è invitato al Med Photo Fest, esponendo il lavoro “Suleymaniye Otopark”, che racconta la vita di profughi siriani nei pressi della moschea di Suleymaniye a Istanbul, lo stesso lavoro diviene un libro dal titolo “Estremo Umano” edito da La Camera Verde. 

Nel 2019 vince il premio “Crediamo ai tuoi occhi” con il lavoro la Settimana Santa in Sicilia e pubblica il libro con lo stesso titolo (edizione Fiaf). Nello stesso anno vince il premio “1801 passaggi del Mavi” e riceve una menzione d’onore al Unicef Poy 2019.

Nel 2021 vince il primo premio nella categoria Future Generation al World Report Award, Festival della Fotografia Etica. Questo progetto è stato esposto a Lodi, sede del suddetto Festival e all’Head On Photo Festival di Sidney, Australia e Voghera fotografia.

Nel 2022 è finalista al Romano Gagnoni Award e al Gomma Grant e vince il primo premio nella categoria Daily Life Picture Story al POY Pictures of the Year. Sempre nel 2022 vince il primo premio BarTur nella sezione Unity and Diversity. 

Tra le sue esposizioni personali e collettive, si ricordano inoltre le mostre presso la Sala Santa Rita a Roma (2006), a San Pier Scheraggio presso gli Uffizi (Firenze) per i fratelli Alinari  (2007), al Fotografia-Festival internazionale di Roma (2008), al Toscana Foto Festival (2010 e a Castelnuovo di Porto Fotografia nel 2015.

Attualmente vive a Catania dove porta avanti i suoi progetti a lungo termine da fotografo free lance.

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