Nome comune: Narciso dei Poeti
Nome scentifico: Narcissus poeticus L.
All'inizio della primavera, nelle radure, nei pascoli e ai margini dei boschi dai 600 ai 1600m slm, il fortunato visitatore potrebbe essere piacevolmente inebriato da un' inaspettato profumo fresco e delicato. A regalare questa splendida esperienza sensoriale è il Narciso dei poeti o Narciso selvatico. La pianta, bulbosa perenne, è caratterizzata da foglie basali lunghe 20-40cm, verde intenso, e da un alto stelo sottile che, da marzo a maggio, sorregge un bellissimo fiore composto da 6 tepali bianchi e da una paracorolla centrale, gialla alla base con un margine ondulato rosso nella parte più esterna .
Il nome di questa specie rievoca nella nostra memoria il famoso mito di Narciso, vittima della propria bellezza, ma sembra anche che provenga dal termine greco “narke”, torpore, da cui deriva anche il moderno termine “narcotico”.
Il Narciso è una specie officinale tossica, una pianta velenosa, soprattutto i bulbi, ricca di molti principi emetici e depurativi. L'utilizzo più comune resta comunque l'estrazione dell'essenza utilizzata nella creazione dei profumi.
La legge regionale n.61 del 1974 inserisce questa specie tra quelle protette vietandone la raccolta o il danneggiamento in tutto il territorio delle Regione Lazio.
Classe: Liliopsida Ordine: Asparagales Famiglia: Amaryllidaceae