Il monastero benedettino, sotto la parete del Monte Taleo, nei pressi di Subiaco, è costituito da due Chiese sovrapposte e da diverse cappelle collegate da pareti irregolari, volte e scale, che ben si mimetizzano con la roccia viva circostante.
Poche centinaia di metri più avanti, lungo la stessa strada diretta a Jenne, si trova il Sacro Speco, definito da Petrarca "soglia del Paradiso", sorto a partire dal Duecento – in eccezionale posizione sull'alta valle dell'Aniene – intorno alla grotta dove si ritirò in preghiera il giovane Benedetto da Norcia. Il ciclo di affreschi che ne riveste le pareti, scavate direttamente nella roccia, figura a buon diritto tra i capolavori dell'arte medievale italiana. La più alta delle due Chiese sovrapposte che formano il santuario, detta Chiesa Superiore, presenta volta a crociera e costoloni e affreschi di scuola senese, mentre nella seconda parte pitture di scuola umbro-marchigiana dell'inizio del XV secolo. Nella Chiesa Inferiore il tema della vita e della glorificazione di San Benedetto è illustrato con scene di ancor più elevato livello qualitativo. Dalla Chiesa Inferiore si sale per una scala a chiocciola alla cappella di San Gregorio pure affrescata probabilmente da artisti romani, e quindi alla Scala Santa.