Dolce a base di mandorle amare, mandorle dolci, zucchero semolato, albume d'uovo e ostia; presenta forma ellittica, colore marrone chiaro ed un delicato sapore di mandorle. Dopo aver tritato le mandorle amare e dolci, queste vengono mescolate con lo zucchero e l'albume d'uovo; si impasta il tutto fino a "ritrovare la pasta". Piccole quantità d'impasto vengono dosate sulle ostie pre-tagliate a forma ellittica; si lavora la pasta distribuendola uniformemente sulla singola ostia. Si pongono i singoli amaretti nelle teglie e si cuoce a 180°.
La produzione dell'Amaretto di Guarcino avviene da circa un secolo. La storia racconta che la ricetta di questo dolce è stata donata da un vecchio frate, come riconoscenza nei confronti di chi, dopo chilometri e chilometri di marcia, fermatosi nel paese di Guarcino, gli aveva offerto cibo e riposo. Nel Medio Evo, nel periodo di caccia i signori del luogo trovavano ristoro presso l'antica Rocca di Rivituro, roccaforte sita nel monte le Campora, per consumare le prelibate carni di lepri, di cinghiali e fagiani, i formaggi di pecora, le pizze a base di farina di grano, e soprattutto gli amaretti, vanto di Guardino.