denominato localmente anche ratafia o ratafià
Liquore composto da un infuso a base di succhi di frutta e alcool.
Si ottine a partire da amarene o visciole (in qualche località vengono impiegati i frutti di bosco) e vino rosso (il vitigno può variare a seconda della zona di produzione), con l'aggiunta di alcol e spezie (cannella, vaniglia, chiodi di garofano, mandorla amara). È tradizionalmente prodotto mettendo amarene o visciole e zucchero in proporzioni variabili secondo la ricetta locale, dentro recipienti di vetro o acciaio che vengono posti al sole per circa 30 giorni, al fine di favorire la fermentazione; si aggiunge il vino rosso, lasciando macerare e mescolando periodicamente il tutto. Il prodotto è poi filtrato e imbottigliato.Per aumentarne la gradazione in alcune zone si aggiunge dell'alcool. I titolo alcolometrico volumico va da 17 a 35% Vol., il colore è rosso rubino più o meno intenso, l’odore è intenso, caratteristico di visciole o amarene, frutti di bosco e/o mandorla.
Di solito viene consumato giovane, per meglio apprezzarne l'intensità degli aromi anche se in alcuni casi viene invecchiato. La preparazione artigianale e l'uso del Ratafia rientrano nella secolare tradizione contadina tramandata di generazione in generazione.