Tappa assai lunga e molto bella e varia di panorami, apre l'anello in cinque Tappe, in senso orario, con rientro a Pescasseroli
L’anello, assoluta novità della nuova edizione della Via dei Lupi, permette di attraversare molte aree più o meno comuni del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Si inizia atrraversando il Torrente del Sangro, fiume principale del Parco, all’altezza dell’ufficio postale di Pescasseroli, lungo Via Piave, e da qui cominica la salita che ci porterà a superare i Colli Bassi e Alti, rilievi dolci prossimi al paese.
Arrivati poi sul fondavalle da cui passano i sentieri che arriverebbero, da dietro, al Monte Marsicano si giunge al Rifugio di Prato Rosso (foto) e al bivio tra l’A1 e l’A4, sentiero per il quale si dovrà continuare.
L’A4 risale l’impluvio di una valle con i fianchi più ravvicinati e che fa una bella curva di quasi novanta gradi finchè non esce in un ampio prato quasi chiuso all’estremità opposta dove il sentiero comincia a risalire il fianco orografico destro. Siamo ormai a quote di praterie montane e di alberi se ne incontreranno pochi.
Oscillando tra le quote medie di 1900 m slm, con una serie di saliscendi si attraversano quattro passi, costeggiando i versanti occidentali di Serra Campitello. Allo Stazzo Valico della Corte si prosegue lungo il sentiero Y1 risalendo fino al passo omonimo. Il paesaggio è composto da antiche forme glaciali, i circhi, che oggi ammiriamo come pareti concave delle cime più belle di queste settore: Monte Ninna, Monte Forcone e, il più alto, Monte Marsicano, con la sua lunga cresta..
Si esce definitavamente dal bosco e seguendo la sterrata che lambisce ampi ed estesi pascoli del Ferroio di Scanno (foto) si osserva la bella e continua dorsale della Serra dei Balzi che si sviluppa più a sud. Si arriva allo Stazzo di Ziomas con a sinistra la sua Serra di Ziomas e verso SE l’isolato e alto Monte Godi. Proseguendo sulla comoda strada bianca verso i quadranti orientali, si giungerà sulla SR 479 Sannite e seguendola a destra in breve si arriverà al fin tappa al Passo Godi.
Il percorso
Attraversando il Torrente del Sangro all'altezza dell'ufficio postale di Pescasseroli, lungo Via Piave, si continua oltre il ponte a sinistra per il viale che costeggia il corso d'acqua. Si continua dritti anche quando Via Piave diventa Via Benedetto Croce per seguire la prima strada che sale a destra, Via delle Pinete. Dopo pochi caseggiati il segnavia A9 si stacca sulla sinistra come piccola strada sterrata che dopo pochi tornanti diventa sentiero, che prosegue a superare il dislivello inziale con una serie di comodi tornanti, immersi nella pineta circostante fino al passo. Da qui in poi il sentiero costeggia un lungo, sinuoso e basso muretto, confine di antichi seminativi oggi diventati prati. Il cammino è punteggiato da diversi alberi di melo selvatico e da brevi tratti di boschetti di faggio. Ancora avanti il sentiero costeggia il bosco più compatto e una lunga valle pratosa con diversi accumuli di pietre sui fianchi, per poi immettersi su una strada bianca con un bivio tra l'A9 ed il D6. Siamo in località Colli Alti. Si prosegue a sinistra con lievi discese e tratti in falsopiano per l'A9, fino ad arrivare nel fondovalle principale dove ci si innesta sull'A1, il cui tracciato è stato fortemente rovinato da quando una piena del torrente ha allargato di molto il suo alveo erodendo le sponde e la strada sterrata che lo fiancheggia. Più avanti, ad un bivio dove si lascia a destra il segnavia A6 che porta al Monte Marsicano, siamo in località Stazzo di Prato Rosso. Poco oltre si traversa un bel prato per poi rientrare in faggeta fino al rifugio di Prato Rosso e al bivio tra l'A1 e l'A4, sentiero per il quale si dovrà continuare. L'A4 risale l'impluvio di una valle con i fianchi più ravvicinati e che fa una bella curva di quasi novanta gradi finchè non esce in un ampio prato quasi chiuso all'estremità opposta dove il sentiero comincia a risalire il fianco orografico destro. Siamo ormai a quote di praterie montane e di alberi se ne incontreranno pochi. Oscillando tra le quote medie di 1900 m slm, con una serie di saliscendi si attraversano quattro passi, costeggiando i versanti occidentali di Serra del Campitello. Allo Stazzo Valico di Corte si prosegue lungo il sentiero Y1 risalendo fino al passo omonimo. Oltre si riscende per la valle in direzione del bosco, si esce su un ampio prato che si percorre sul lato più lungo tra la parte in piano ed il pendio, per rientrare nel bosco seguendo circa la direzione E. Nel bosco il sentiero si fa pian piano stradello. Si esce definitivamente dal bosco e seguendo la sterrata in falsopiano, lambendo i grandi pascoli del Ferroio di Scanno, si raggiunge un nuovo passo. Oltre si riprende a scendere determinati con la strada che segue una diagonale destra in un paesaggio sempre più brullo e l’isolato Monte Godi di fronte. Più giù si arriva ad un bivio con i segnavia Y6 ed Y7 e si continua in direzione NE sul ramo dell’Y7, su una strada bianca più importante, che passa di fianco allo Stazzo di Ziomas e che con una serie di sali e scendi ci condurrà fino alla fine del sentiero sulla SR 479 Sannite. Costeggiandola andando a destra, dopo circa 1,5 km si arriva al fin tappa al Passo Godi, in località Stazzo di Pantano.