Un fenomeno che ha affascinato l'uomo sin dall'antichità
Nel nostro viaggio lungo la Rete Natura 2000, oggi ci troviamo nella zona di protezione speciale (ZPS) Parco Nazionale del Circeo per parlare di un fenomeno che ha affascinato l’uomo sin dall’antichità: la migrazione degli uccelli!
In questo periodo dell’anno è facile incontrare diverse specie di uccelli migratori che sostano in aree come quella che stiamo visitando per rifocillarsi durante l’inverno prima di proseguire il loro estenuante viaggio verso aree con un clima più favorevole.
Sapete come mai questi uccelli compiono migrazioni?
La migrazione degli uccelli avviene generalmente per due motivi specifici: la ricerca di cibo e la riproduzione. Proprio per questo si verifica due volte l’anno: la prima, da agosto a dicembre, verso le aree geografiche con clima più mite e con quantità di cibo maggiore, la seconda verso febbraio – aprile facendo rotta inversa e tornando quindi per il periodo della riproduzione, infatti il termine scientifico “migrare” deriva dal latino “migro” che significa “trasferirsi, muoversi”.
Per quanto riguarda la regione Paleartica, cioè l’area che include l’Europa, l’Asia a nord dell’Himalaya e la parte settentrionale dell’Africa e della Penisola Arabica, molte specie di uccelli a fine inverno – inizio primavera si spostano in questa regione per nidificare, grazie all’abbondanza di nutrimento con cui riescono ad allevare la prole; poi a fine estate – inizio autunno migrano verso sud in cerca di condizioni climatiche più favorevoli e per molte specie queste aree sono rappresentate dall’Africa settentrionale.
L’Italia è una penisola posta proprio sulla rotta di migrazione di queste specie di uccelli e le sue zone umide offrono condizioni ottimali per riposarsi e rifocillarsi prima di ripartire ed accade sempre più spesso che molti uccelli decidano di passare il periodo invernale nelle nostre aree umide, trovando condizioni climatiche favorevoli ed abbondanza di risorse.
Il Parco Nazionale del Circeo è lungo la rotta migratoria di alcune specie di uccelli che qui trovano ambienti umidi ricchi di risorse trofiche, come i laghi costieri (Laghi di Paola, Caprolace, Monaci e Fogliano) e i terreni incolti umidi (Pantani dell’Inferno).
A questo proposito, il 2 febbraio si celebra “La Giornata mondiale delle Zone Umide” (World Wetlands Day, WWD). Questa data ricorda l'adozione della Convenzione sulle Zone Umide, firmata il 2 febbraio 1971 nella città iraniana di Ramsar, per la tutela internazionale delle zone umide mediante la loro individuazione e delimitazione. Anche i Parchi del Lazio festeggeranno questa data. Seguite i nostri social per scoprirne le iniziative!