La Rete Natura 2000 è il principale strumento della politica dell'Unione Europea per la conservazione della biodiversità.
Si tratta di una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell'Unione, istituita ai sensi della Direttiva del Consiglio del 21 maggio 1992 Conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche detta Direttiva "Habitat" per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario.
La rete Natura 2000 è costituita dai Siti di Interesse Comunitario (SIC), identificati dagli Stati Membri secondo quanto stabilito dalla Direttiva Habitat, che vengono successivamente designati quali Zone Speciali di Conservazione (ZSC), e comprende anche le Zone di Protezione Speciale (ZPS) istituite ai sensi della Direttiva 2009/147/CE "Uccelli" concernente la conservazione degli uccelli selvatici.
La Direttiva Uccelli e la Direttiva Habitat costituiscono il cuore della politica comunitaria in materia di conservazione della biodiversità e sono la base legale su cui si fonda Natura 2000.
Il recepimento della Direttiva Habitat è avvenuto in Italia nel 1997 attraverso il Regolamento D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357 modificato ed integrato dal D.P.R. 120 del 12 marzo 2003. Il Regolamento integra anche il recepimento della Direttiva Uccelli.
L'applicazione della Direttiva è demandata alle Regioni ed in particolare le aree protette sono responsabili del monitoraggio di specie e habitat presenti al suo interno. Il Parco dei Monti Simbruini per il rapporto 2013-2018 che le Regioni devono inviare al Ministero e il Ministero deve rendicontare alla Comunità Europea ogni sei anni ha consegnato i dati sui monitoraggi eseguiti su molte specie, in particolare lupo, orso, rapaci rupicoli, coturnice, picchio, anfibi, insetti saproxilici.