Ampia area attrezzata, parcheggio, area giochi, picnic e servizi, gestita privatamente. (Le lettere nella descrizione fanno riferimento alla mappa di dettaglio).
Sentiero 9 azzurro.
Il sentiero inizia in fondo al parcheggio dell’area attrezzata di Caiolo e percorre la Necropoli di San Giuliano, lungo il torrente Verlongo – Neme. Scendendo in una breve tagliata, si accede alla gola tufacea, immersa in una rigogliosa vegetazione forestale. Dopo pochi metri si incontrano già le prime tombe rupestri, scavate nel banco di tufo profondamente inciso dal torrente. Scesi sul fondo del “vallone”, troviamo il complesso di tombe detto “le palazzine”(a azzurro): tombe a camera allineate e con ingressi scavati nel tufo di uguali dimensioni e fattura. Attraversato per due volte il torrente, si risale leggermente, proseguendo sulla sinistra [possibile deviazione su sentiero 10]. Nelle pareti sulla destra si incontrano prima le così dette “tombe a portico”(b azzurro) e quindi il semidado decorato della tomba “della Regina”(c azzurro) [possibile deviazione su sentiero 11]. Circa 200 metri più avanti, il sentiero termina alla tomba del Cervo(d azzurro): un grande semidado scavato nel tufo, posto al di sopra della camera di sepoltura. Alla piazzola sovrastante, impiegata nei riti funebri, si accedeva per mezzo della scala scavata sulla sinistra del monumento (oggi non percorribile), lungo la quale è visibile (a sinistra) il singolare bassorilievo etrusco del cervo e del lupo, scelto come simbolo del Parco Marturanum (la sommità della tomba è attualmente raggiungiungibile dal sentiero 11). Lungo il torrente è probabile imbattersi in alcune specie di anfibi forestali come la salamandrina settentrionale e la rana appenninica.
Sentiero 10 verde/porpora
Il sentiero collega la zona bassa della Necropoli di San Giuliano [sentiero 9] con il pianoro di Caiolo [sentiero 12] poco oltre il tumulo della Cuccumella (d verde). Dopo una breve discesa all’interno della vegetazione mediterranea, il percorso attraversa la parte alta del complesso funerario detto “le palazzine” (a azzurro) raggiungendo il torrente sottostante.
Sentiero 11 verde/azzurro
Il sentiero collega la zona bassa della Necropoli di San Giuliano [sentiero 9] con il pianoro di Caiolo [sentiero 12]. A circa metà salita, una brevissima deviazione conduce alla terrazza superiore della tomba del Cervo, con vista sul bassorilievo simbolo del Parco (d azzurro). La parete lungo cui si sviluppa il percorso è incrostata di muschi e licheni che creano suggestive chiazze di colore. I posti in cui si riesce ad accumulare un po’ di terreno sono colonizzati da una flora specializzata, tra cui spiccano diverse specie di crassulacee (piccole piante succulente). Cisti, filliree e altri elementi della macchia mediterranea completano il quadro.
ATTENZIONE: il sentiero 11 è chiuso nel tratto tra la terrazza della tomba del Cervo e il fondo valle (sent. 9), fino a nuova comunicazione, per lavori di ripulitura e consolidamento della facciata della tomba della Regina. La sommità della tomba del Cervo è raggiungibile unicamente dal pianoro di Caiolo (sent. 12 e tratto iniziale sent. 11)
Sentiero 12 verde chiaro
Il sentiero ad anello inizia in fondo al parcheggio dell’area attrezzata di Caiolo e attraversa gli ambienti aperti che caratterizzano il pianoro. Percorrendo il lato sinistro del pratone, dopo l’inserzione con il sentiero 10, si raggiunge uno sperone tufaceo che ospita numerose tombe di notevole interesse, tra cui la tomba dei carri, la tomba dei letti(a verde) e il tumulo del Caiolo(b verde). Proseguendo lungo il margine meridionale della zona aperta, si incontra il punto di inserzione con il sentiero 11 e, con una breve deviazione (c verde) attraverso il bosco, si giunge ad un punto panoramico sulle forre. Tornando sui propri passi fuori dal bosco, si attraversa il pianoro e si torna all’area attrezzata costeggiando il tumulo della Cuccumella(d verde).Gli spazi aperti ospitano interessanti popolamenti vegetali, tra i quali, nel periodo primaverile, cospicue fioriture di orchidee selvatiche. Molto numerosi gli insetti, comprese numerose farfalle, e i rettili. La zona è spesso sorvolata da rapaci in cerca di preda come il biancone e il gheppio e, nottetempo, frequentata da istrici e cinghiali.