La tutela dell’ambiente passa anche per azioni che sembrano aggressive e impietose, come il taglio dei boschi. Questo è uno dei temi che più suscitano stupore, indignazione e proteste da parte dei cittadini attenti e sensibili al tema ambientale: un Parco dovrebbe preservare la natura ma, soprattutto fra l’autunno e la primavera, non è infrequente imbattersi in aree di bosco sottoposte a taglio ceduo, azione che sembra in contraddizione con gli obiettivi della conservazione.
I tagli boschivi sono necessari alla sopravvivenza della tipologia di bosco presente ai Castelli Romani, composto per gran parte da ceduo di castagno, il cui rinnovamento avviene per polloni che rinascono dalla ceppaia: se gli alberi non venissero tagliati periodicamente le piante morirebbero.
Naturalmente i tagli devono essere autorizzati e devono seguire precise norme per salvaguardare l'aspetto paesaggistico, naturalistico e idrogeologico, i tagli possono essere richiesti dai proprietari dei boschi o dai possessori a vario titolo degli stessi, è sufficiente scaricare il modello di domanda dal sito internet dell’Ente, compilarlo in ogni sua parte, allegare la documentazione richiesta indispensabile per l'avvio dell'istruttoria, e consegnare il tutto presso l’Ente. Il nulla osta del Parco va ad integrare l’autorizzazione che deve essere richiesta e rilasciata dai Comuni o dalla Provincia, in base alle dimensioni dell’area per cui si richiede il taglio.
Se è vero che i boschi dei Castelli Romani, costituiti per la maggior parte da castagno, per vivere, necessitano di periodici tagli e diradi, è anche vero che il nulla osta al taglio viene dato dopo un accurato iter condotto dai tecnici del Servizio Agro-Silvo-Pastorale dell’Ente Parco.
Dal ricevimento della domanda l’Ente Parco ha 60 giorni per rispondere al cittadino: questo periodo di tempo è previsto dalla legge per effettuare l'analisi dei vincoli territoriali, verificare la conformità del taglio con la normativa, sopralluoghi e calcoli che permettono di stabilire se si può tagliare o meno, in genere comunque l'Ente risponde alle richieste in poche settimane.
Ulteriori attenzioni sono previste nei periodi in cui c’è il rischio di incendi boschivi, quando sono vietati i tagli e l’utilizzo di mezzi a motore, e per la manutenzione e pulizia dei boschi, con l’obbligo per i proprietari di rimuovere il materiale di risulta (rami, sterpaglie e fogliame).