Una sala gremita ha assistito sabato 22 marzo, al Minicorso di assaggio dei vini del territorio del Parco dei Castelli Romani, tenuto dal sommelier Marco Romagnoli, presso l’aula didattica di Villa Barattolo, sede dell’Ente Parco.

L’iniziativa che ha registrato in pochi giorni dalla pubblicazione della locandina dell’evento il tutto esaurito, testimonia la crescente curiosità e passione per i vini prodotti ai Castelli Romani. Una tradizione antica quella legata alla coltivazione della vite e alla produzione di vino, che affonda le sue radici in epoca romana, sapientemente tramandata nei secoli, ne sono una testimonianza le numerose osterie e fraschette di cui è disseminato il nostro territorio, dove la degustazione dei vini è spesso accompagnata a quella di altri prodotti tipici locali.

I vini presentati e assaggiati durante il minicorso sono quelli a marchio “Reservin”. Le caratteristiche organolettiche dei vini del territorio dei Castelli Romani derivano dalla ricchezza del suolo di origine vulcanica, una tipologia di terreno fertile composto da sostanze chimiche e nutrienti che combinati agli elementi atmosferici e al clima mite, conferiscono ai vini un gusto e un aroma particolari.

Un mercato quello legato alla vitivinicoltura ai Castelli Romani in continua evoluzione e sempre più orientato verso metodi di lavorazione sostenibili, per essere competitivi a livello non solo nazionale ma anche internazionale ed offrire prodotti di qualità. Testimonianza dell’impegno delle aziende che operano sul territorio è la recente nomina di molti comuni dei Castelli Romani a Città del Vino 2025.