Il periodo autunnale non è soltanto contraddistinto dalla trasformazione di colore delle chiome degli alberi con le caratteristiche sfumature colorate che annunciano la caduta delle foglie, ma nelle radure è ancora possibile osservare delle fioriture, nel caso specifico parliamo della Linaria comune, nome scientifico Linaria vulgaris, che fiorisce da giugno a novembre.

È una pianta perenne erbacea appartenente alla famiglia delle Plantaginaceae, il cui nome generico deriva dalla pianta del Lino, per la somiglianza delle foglie di alcune specie di questo genere. Le gemme si trovano sui bulbi o rizomi nel sottosuolo, protette nel periodo invernale dalla lettiera, da qui ogni anno si sviluppano radici e fusti aerei.

Coltivata anche nei giardini a scopo decorativo, nei paesi anglofoni viene chiamata “butter and egg” per il fiore bicolore bianco e giallo che ricorda le uova al burro.

I fusti sono eretti e ramosi con una peluria nella parte sommitale; le foglie di forma lanceolata-lineare lungo il fusto sono numerose e disposte in modo alterno. I fiori sono peduncolati e raccolti a formare un’infiorescenza a grappolo, prima conica, poi allungata, hanno la corona gialla e labbro arancione, con un evidente sperone di colore giallo. Proprio nello sperone si trova il nettare, al quale possono arrivare solo gli insetti che riescono a entrare nelle fauci chiuse dal rigonfiamento del labbro superiore. Le api che non dispongono di un’appendice boccale abbastanza lunga, per arrivare al nettare, perforano lo sperone con un piccolo forellino nella parte inferiore.

I frutti sono delle capsule di forma ovoidale che contengono una elevata quantità di piccoli semi piatti.

La Linaria comune è anche chiamata erba strega, in quanto alcune parti vengono raccolte per uso farmaceutico. Possiede proprietà antinfiammatorie, diuretiche, depurative emollienti, ed è utilizzata da secoli contro le emorroidi e come antiflogistico per malattie renali e del fegato.