Il Monumento Naturale ospita, con il patrocinio dell'Ente Parco Monti Ausoni e Lago di Fondi, il corso di introduzione alla speleologia organizzato dallo Speleo Club Roma
Nell’ambito della sua azione di promozione e valorizzazione delle risorse naturalistiche del territorio, l’Ente Parco Naturale Regionale Monti Ausoni ha accordato il suo patrocinio al 65° corso di introduzione alla speleologia organizzato dallo Speleo Club Roma APS. Il corso, si è svolto presso il Centro visite dell’Ente in località Camposoriano-Terracina (6 e 13 aprile), prevedendo lezioni d’interesse speleologico, geologico e biospeleologico propedeutiche alla conoscenza e all’esplorazione degli ambienti ipogei. Lo Speleo Club Roma è stato uno dei primi gruppi in Italia ad aver fondato una Scuola di Speleologia e affianca regolarmente allo studio del territorio carsico, un’intensa attività didattica e di esplorazione.
“Si tratta – ha commentato il Direttore, dott. Lucio De Filippis – del primo corso di speleologia che si tiene nell’area del Parco. È per noi motivo di grande soddisfazione che per il corso di quest’anno lo Speleo Club Roma abbia scelto l’area di Camposoriano, un’area particolarmente idonea a illustrare concretamente i vari fenomeni collegati al carsismo: sia quelli di superficie, con un paesaggio dall’aspetto lunare rugoso e con rocce aguzze letteralmente scolpite dall’acqua, sia quelli ipogei, con una significativa presenza di grotte, inghiottitoi e chiaviche.
Vorrei sottolineare in proposito come lo studio del carsismo non abbia solo finalità meramente scientifiche, non serve, cioè, soltanto a ricostruire le complesse dinamiche che, attraverso le varie ere geologiche, hanno modellato l’attuale morfologia del nostro territorio. C’è anche un altro aspetto concreto, che ci riguarda tutti da vicino. Le aree carsiche, infatti, sono tra le più ricche di risorse idriche sotterranee, fondamentali per l’approvvigionamento di acqua potabile e per l’irrigazione agricola. È importante monitorare regolarmente le condizioni di questi acquiferi, per poter prevenire i danni provocati da uno sfruttamento delle acque che essi immagazzinano o far fronte a minacce di inquinamento. Questo monitoraggio appare oggi più che mai necessario alla luce dell’impatto che il frequente alternarsi in rapida successione di periodi di siccità prolungata e di piogge improvvise e copiose ha sulla portata e sulla velocità di flusso delle acque sotterranee. L’esplorazione speleologica può fornire a questa azione di controllo e di prevenzione, un contributo prezioso, permettendo ad esempio di verificare direttamente dall’interno delle grotte le direttrici e la velocità del deflusso delle acque o la quota del livello piezometrico.
Per questo l’Ente Parco è ben lieto di offrire il suo sostegno allo Speleo Club Roma, cui va peraltro riconosciuto il merito di aver dedicato nel marzo 2020 un ricco numero monografico del suo Notiziario proprio al nostro territorio: un Atlante dei fenomeni carsici dei Monti Ausoni meridionali al quale, da geologo e speleologo, ho avuto il privilegio di apportare il mio contributo”.
Le grotte e le aree carsiche della Regione Lazio – conclude il Direttore De Filippis – rivestono una grande importanza in considerazione del loro valore idrogeologico, naturalistico, culturale e turistico. Per questo fin dal 1999 la Regione ha avvertito l’esigenza di varare un’apposita norma, la Legge 20/1999, per promuoverne la tutela e favorire lo sviluppo dell’attività speleologica. Tra tutte queste aree carsiche quella di Camposoriano è l’unica della nostra regione che possa fregiarsi del riconoscimento di Monumento Naturale.
Con il patrocinio e sostegno concesso allo Speleo Club Roma intendiamo continuare l’azione di valorizzazione del sito, oggi reso più facilmente accessibile a tutti dal Sentiero Natura inaugurato appena qualche settimana fa. L’esplorazione speleologica è parte integrante dell’azione di tutela e conservazione del ricco patrimonio naturalistico e delle biodiversità dell’area. Siamo dunque grati allo Speleo Club per l’interesse manifestato per il nostro territorio e siamo sicuri che ci saranno in futuro ancora altre occasioni di proficua collaborazione”.
Fondi (LT), 14 aprile 2024
Ufficio Comunicazione
Ente Parco