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Uomo e territorioArcheologia e arte

il lago e la cultura

    Incastonato tra i Colli Albani e i Monti Lepini, c'è un piccolo lago di origine vulcanica chiamato Lago di Giulianello, cuore dell'omonimo Monumento Naturale. Lontano dal frenetico correre della modernità, il lago ci accoglie e ci conquista lentamente con la bellezza della sua semplicità. Questa dimensione appartata, ha reso il lago protagonista dell'immaginario artistico e popolare. Durante il Grand Tour intrapreso tra '700 e ‘800, l' arte figurativa ha incontrato per la prima volta il lago. Le immagini pervenute rivelano la sensibilità degli artisti al fascino e all' atmosfera della campagna romana, i quali ci hanno lasciato opere dal grande impatto emotivo. Ne è testimone l'opera del pittore inglese J.J. Middleton “Lake of Giuliano” del 1819. Nel XX secolo, il lago è ancora protagonista: nel 1911 il paesaggio incontaminato dell’area farà da cornice ad alcune scene del film muto “l'Inferno”, diretto da G. Berardi e A. Busnengo, ispirato alle illustrazioni dantesche di Gustave Dorè, prodotto dalla casa cinematografica Helios di Velletri; nel 1961 il regista Luciano Salce scelse le acque del lago per far da sfondo ad alcune esilaranti scene del film “Il Federale” con Ugo Tognazzi. Infine, dalle fonti orali della cultura contadina riportate nel libro “ Il Lago di Giuliano ” di Raffaele Marchetti, apprendiamo dalle suggestive ed evocative narrazioni sull' uso della magia per difendersi dalla pericolosità delle acque come in questo luogo realtà e immaginazione si intrecciano e convivono. Espressioni di una identità culturale locale, meritevoli di essere conservate e trasmesse, dagli anni '90 le sponde del lago accolgono eventi inerenti l'etnomusicologia e i canti popolari.

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