L’albero è uno dei nostri più preziosi alleati nella lotta contro l’inquinamento e gli effetti nocivi del cambiamento climatico.
Gli alberi, infatti, oltre a fornire all’uomo cibo, legname e altre risorse utili, svolgono un ruolo fondamentale nei processi che regolano i delicati equilibri dei nostri ecosistemi: sottraggono anidride carbonica e restituiscono ossigeno all’atmosfera, aiutano a prevenire l’erosione e i dissesti idrogeologici, contribuiscono alla mitigazione del clima, sono un anello essenziale nei meccanismi di ricarica delle falde acquifere, esercitano un’azione di ricovero e nutrimento per animali e vegetali.
Il nostro prezioso patrimonio arboreo e boschivo è oggi messo a rischio dall’emergenza climatica e dagli sconsiderati interventi dell’uomo: crescono, anche in conseguenza dell’espansione urbana, le superfici aride, e l’aumento delle temperature determina in molte zone una diffusa perdita di habitat, compromettendo la sussistenza di numerose specie di animali e di piante; con un clima più caldo, inoltre, le foreste risultano più esposte alla minaccia di agenti patogeni, parassiti e specie invasive nonché di incendi che, in condizioni di aridità e siccità estreme, rischiano di avere effetti devastanti.
Per questo è importante l’azione che gli Enti Parco svolgono a difesa del patrimonio boschivo e per lo sviluppo degli spazi verdi all’interno delle aree protette. Ne sono un esempio gli interventi programmati e realizzati dall’Ente Parco Monti Ausoni e Lago di Fondi per il recupero e la salvaguardia della Sughereta di San Vito nel Comune di Monte San Biagio, la più estesa foresta di querce da sughero dell’intera Penisola: interventi finalizzati a debellare il cosiddetto “mal d’inchiostro”, causato dall’azione di un pericoloso microrganismo, la Phytophthora cinnamomi, e resi possibili dai finanziamenti della Regione Lazio e dell’Unione Europea (Progetto “Life Fagesos”).
In questo quadro di tutela e promozione del verde si inserisce anche la decisione che la Regione Lazio ha assunto nel 2020 di destinare un investimento di 12 milioni di euro alla realizzazione del progetto “Ossigeno”, con l’obiettivo di piantare sul territorio regionale, grazie anche al coinvolgimento di Enti pubblici e privati, 6 milioni di alberi e arbusti autoctoni certificati, uno per ogni abitante della Regione.
L’albero che ogni anno rifiorisce e fruttifica è un simbolo di vita, di rinascita e di speranza. Un simbolo che ci ricorda la nostra comune appartenenza alla Madre Terra, in cui anche noi esseri umani idealmente affondiamo le nostre radici e da cui attingiamo la nostra linfa vitale: il cibo, l’acqua, le materie prime e più in generale tutte le altre risorse naturali necessarie alla nostra sopravvivenza e al progresso della civiltà.
Ed è appunto con questo spirito di fiducia e di speranza – e con la consapevolezza che l’uomo ha bisogno di rispettare e amare la natura perché è da essa, e dal suo stato di salute, che dipende la nostra stessa sopravvivenza – che ogni anno, all’inizio dell’autunno, celebriamo la Festa dell’albero.