Contemplare il cielo e la luna durante una notte d’agosto è sempre uno spettacolo che procura un’emozione intensa. Ma farlo qui, a Camposoriano, immersi in un paesaggio che per molti aspetti, con le sue rocce rugose, richiama esso stesso il paesaggio lunare, ha un fascino del tutto particolare. E che dire dell’atmosfera surreale evocata dagli hum di roccia calcarea che nel buio, maestosi, protendono i loro pinnacoli verso il cielo.

Gli antichi erano giunti a divinizzare la natura e i suoi elementi, ne scrutavano i segni, ne interpretavano i rumori, e a essi attribuivano speciali significati.

Di questo ancestrale legame simbiotico oggi non c’è quasi più traccia. Abituato a vivere in contesti urbanizzati, l’uomo contemporaneo ha perso l’abitudine di levare lo sguardo verso il cielo o di prestare attenzione al cinguettio degli uccelli, al soffio del vento, allo stormire delle fronde degli alberi, al ticchettio della pioggia, allo scroscio dell’acqua delle fonti, al fragore del mare

Recuperare questa dimensione sonora, anche attraverso la suggestione della musica, è importante e incide positivamente sul nostro benessere psico-fisico.

Le persone più anziane ricordano certamente come fino a pochi decenni fa il rumore dominante del sito in cui ci troviamo fosse quello, assordante, della dinamite e dei mezzi meccanici impiegati per l’attività estrattiva della cava allora in funzione. Dobbiamo essere grati a chi, come il sig. Ezio Sacchetti e il Comitato cittadino di Camposoriano, si è strenuamente battuto perché quello scempio avesse fine, nonché all’ingegnere Gabriele Panizzi che, a quell’epoca Presidente della Regione Lazio, si impegnò a fondo perché l’area venisse tutelata come Monumento Naturale. Era il 1985.

Oggi, grazie anche agli interventi dell’Ente Parco, che ha realizzato in loco un funzionale sentiero-natura, il sito è stato restituito a una piena fruibilità. L’evento di questa sera, ricco di molteplici suggestioni, lo conferma e ci incoraggia a continuare con accresciuto impegno nella promozione e valorizzazione di un’area di eccezionale pregio paesaggistico e naturalistico.

Un ringraziamento speciale va agli organizzatori, in primis all’Associazione culturale Exotique e al suo presidente Lecizio Parlagreco, ma anche al personale del Parco che ha puntualmente ed efficacemente collaborato alla realizzazione di questa serata. 

Il Direttore

Lucio De Filippis