Castello di Decima e Torre di Perna
Un tempo conosciuto come Castel di Decimo, sorgeva lungo l’antica strada romana che portava a Lavinio, al decimo miglio, da cui trae la sua denominazione. La prima notizia storica risale al 1081, quando una bolla di Gregorio VII confermava al Monastero di S. Paolo il possesso del Castrum Pontis Decimi, un centro fortificato posto al controllo della via che conduceva a Pratica di Mare. Il Castello era il fulcro di un sistema fortificato che comprendeva il Casale di Perna, la Mola di Malpasso e la Torretta di Decima. Nel Medioevo il centro passò prima al Monastero di S. Alessio, che lo cedette in enfiteusi ai Frangipane, poi al Monastero di S.Saba. Mentre nel corso del ‘500 appartenne all’Ospedale di S. Spirito che lo vendette poi a Tommaso Guidacci.
Esaurita la funzione militare, nel corso del Seicento il fondo fu acquistato dalla famiglia Torrigiani, che ne mantenne a lungo la proprietà, sino alla cessione (1840) in favore della Principessa Rospigliosi Pallavicini. Verso la metà del XVIII sec. il Cardinale Luigi Torrigiani, segretario di stato di Papa Clemente XIII, fu protagonista di una vasta opera di trasformazione del complesso. Egli ricostruì il castello incorporando parte delle mura medievali, realizzando così il suo palazzo, la cappella dedicata a S.Antonio Abate, case e magazzini. Questi rifacimenti hanno conferito alla struttura l’attuale aspetto di agglomerato chiuso, costituito da quattro bracci collegati che disegnano all’interno una cortegiardino con al centro un’elegante fontana circolare; l’esterno è invece impreziosito da un parco disposto lungo il pendio del colle dove predominano pini e cipressi. I Torrigiani furono inoltre autori dell’annessione a Decima delle Tenute di Perna, Pernuzza, Fossola, Morrone e Campo Bufalaro, realizzando una grande tenuta di caccia chiamata “Decima”.
Non lontano dal Castello si trova la Torre di Perna. La costruzione (XI sec.), più alta in origine e merlata, fu dovuta probabilmente alla necessità di difesa del vicino fortilizio di Decima; la sua posizione elevata, infatti, consentiva il controllo della campagna circostante ed una costante vigilanza sulle vie di accesso al Castello. Nei secoli successivi l’edificio fu trasformato in un casale-torre, quale residenza della famiglia Muti che amministrava il fondo. Passò quindi in proprietà prima a Giacomo Iacovacci e più tardi al Cardinale Federico Cesi. Intorno alla seconda metà del XVI sec. furono rinforzati gli elementi difensivi, tanto che nei documenti coevi l’edificio è indicato con l’appellativo di “castello”. Nel Catasto Alessandrino del 1660 il casale, insieme con la piccola chiesa adiacente, risulta inserito nella Tenuta La Perna, appartenente a Pompeo Colonna; mentre nel XVIII secolo tutto il fondo venne incorporato nella grande tenuta di Decima della famiglia Torrigiani. Oggi l’antico castello di Decima, proprietà della famiglia Vaselli, è uno spazio prestigioso per la ricettività turistica e l’accoglienza, mentre la torre è sede della Casa del Parco della Riserva Naturale Decima Malafede.