Era il 13 gennaio 1984, quando il Consiglio Regionale del Lazio istituì con L. R. n. 2 il Parco regionale dei Castelli Romani
La storia del Parco dei Castelli Romani inizia nell’aprile del 1975, quando si costituisce il “Comitato per la tutela del Tuscolo”: l’obiettivo è portare all’attenzione dell‛opinione pubblica le gravi minacce all’ambiente derivanti dall’incremento dell’edilizia, auspicando un intervento regolamentare da parte delle Amministrazioni. Da questo momento in poi, molte sono le battaglie intraprese dal Comitato per portare sotto i riflettori dell’opinione pubblica i gravi rischi connessi ad uno sviluppo edilizio senza regole, che culminarono il 23 aprile 1981, con la proposta di legge di iniziativa popolare, che in soli due mesi raccolse 7.000 firme, “Istituzione del Parco Naturale Regionale dei Castelli Romani”.
Il Parco regionale dei Castelli Romani è nato grazie al senso civico dei propri abitanti, per salvaguardare e valorizzare le risorse ambientali, storico-culturali e tramandarle alle generazioni successive. Un compito non semplice in un territorio fortemente antropizzato, dove quotidianamente ci si scontra con comportamenti irresponsabili ed interessi socio-economici che non agevolano un’adeguata tutela dell’area naturale protetta.
Il Parco racchiude nel suo territorio diversi ambienti che possiedono un ricco e importante patrimonio di biodiversità, in termini di habitat ma anche di specie di flora e fauna, alcuni dei quali rientrano tra le Zone Speciali di Conservazione della Rete europea Natura 2000. L’obiettivo primario è quello di continuare a salvaguardare questi ecosistemi, attraverso iniziative volte alla tutela della biodiversità e allo sviluppo sostenibile, alla conservazione delle specie e degli ecosistemi, al recupero e valorizzazione degli ambienti naturali, delle ricchezze storico-culturali e delle tradizioni locali, all’educazione ambientale, alla promozione del turismo naturalistico e didattico.