Proviamo, con l’aiuto della geologia, a rispondere ad alcune domande che ci fanno comprendere meglio il come e il quando di forme e fenomeni che osserviamo passeggiando lungo i sentieri del Parco
1. Come e quando si sono formate le rocce che possiamo osservare lungo un sentiero dei Monti Ausoni?
Il processo che porta alla formazione delle rocce si chiama litogenesi.
Le rocce dei Monti Ausoni, così come quelle dei Monti Lepini e Monti Aurunci, si sono formate in ambienti sottomarini in seguito ad un lungo processo di sedimentazione del carbonato di calcio (CaCO3) normalmente contenuto in soluzione nell’acqua di mare, prodotto dal disfacimento di gusci di molluschi e delle strutture scheletriche degli organismi che costituiscono il plancton. Si tratta, dunque, di rocce carbonatiche comunemente chiamate “calcari”.
Questo accumulo di strati calcarei melmosi, insieme a strati di argilla e fango, che lentamente si trasforma in roccia per mezzo di un processo di consolidamento, inizia circa 200 milioni di anni fa, cioè alla fine del periodo Triassico, sul fondo di un mare chiamato Tetide.
L’ambiente dove avveniva questa sedimentazione è chiamato “piattaforma carbonatica”. Un buon esempio attuale di come doveva presentarsi la piattaforma carbonatica del Mesozoico che ha originato i Monti Ausoni è rappresentato dalla regione delle Bahama.
Una pila di oltre 3000 metri di depositi calcarei si è potuta accumulare in strati in un arco di tempo di 150 milioni di anni grazie allo sprofondare della piattaforma in modo costante e lento. Infatti, il tasso di accumulo dei sedimenti compensava lo sprofondamento della base, così da mantenere il fondale marino a pochi metri di profondità, caratteristica delle piattaforme colonizzate da organismi costruttori di barriere come i coralli.
2. Come e quando si sono sollevati i Monti Ausoni?
Il processo di formazione di un rilievo montuoso si chiama orogenesi
Circa 8 milioni di anni fa, nel Miocene superiore, fortissime spinte dovute alla tettonica a placche, piegano e fratturano e sollevano questo enorme strato di sedimenti che si era accumulato in milioni di anni, facendo emergere dal mare i monti che formano l’Appennino e con essi anche i Monti Lepini-Ausoni-Aurunci. La costruzione dell’Appennino è la conseguenza della collisione fra i margini continentali dell’Europa e della placca africana. Le spinte orogeniche quindi spezzano, comprimono, accorciano ed accavallano la piattaforma carbonatica mesozoica, un settore del quale costituisce gli attuali Monti Ausoni.
3. Come e quando i Monti Ausoni e la Piana di Fondi hanno raggiunto la forma che oggi osserviamo?
Il processo di formazione delle strutture e delle forme che caratterizzano la crosta terrestre si chiama morfogenesi.
Circa 5 milioni di anni fa, nel Pliocene, inizia una fase tettonica distensiva, in seguito al processo di apertura del Mar Tirreno, le rocce che formano i rilievi cessano di comprimersi ed iniziano a distendersi e fratturarsi. Si originano in questo periodo le piccole e grandi pareti verticali che interrompono a volte le morbide forme di Monti Ausoni. Le fessure nei calcari permettono l’infiltrazione dell’acqua piovana in profondità e l’avvio dei fenomeni di dissoluzione carsica ( “Il carsismo”). E’ principalmente l’azione dell’acqua, sia fisica che chimica, che modella le forme che oggi costituiscono il paesaggio dei Monti Ausoni.