ParchilazioParchilazio

Arancia Bionda di Fondi

  • Tipologia: Prodotti tradizionali
  • Categoria: Frutta e ortaggi
  • Zone di produzione: Castelforte (LT), Fondi (LT), Formia (LT), Gaeta (LT),
    Monte San Biagio (LT), Sperlonga(LT)
    Periodo di produzione: da febbraio a fine giugno/luglio
Arancia Bionda di Fondi

Un tempo così diffusa nel territorio di Fondi da costituire una delle risorse economiche più rilevanti, al punto che la sua zona di produzione veniva denominata “LA PICCOLA CONCA D’ORO”, si presenta come cultivar autoctona, presente esclusivamente nel sud-pontino, contempla 3 ecotipi locali: Biondo nativo, che proviene dal seme dell’arancia gentile senza essere innestata; Biondo nativo d’innesto, ottenuto dall’innesto su melograno per migliorarne la resistenza portando a piante meno spinose e più longeve; Biondo detto Porcino, dalla chioma a forma di fungo porcino, ottenuto da innesto su melograno ma con varietà Biondo già innestate su melograno, determinando piante con sviluppo lento e spine molto piccole. L’arancia ha una polpa succosa e dolcissima con semi grossi ed allungati. Il frutto viene commercializzato fresco e raccolto con la foglia attaccata per offrire al consumatore la garanzia di freschezza del prodotto. La raccolta inizia da fine febbraio e si protrae fino a giugno-luglio.

Il maggior numero di testimonianze si registra intorno al XVIII secolo, periodo in cui il prodotto assume un'importanza commerciale tale che Fondi diviene sinonimo di arancio. Gli aranceti di Fondi caratterizzavano a tal punto il territorio che i famosi viaggiatori dell'800, in Italia per i Gran Tour, non poterono fare a meno di decantarli. Lo fa Madame de Steel, Chateaubriand e Goethe. Quest'ultimo li ricorda nei seguenti versi: "Splendon tra le folie verdi, arance d'or". Nelle aree più vocate di Fondi e Suio (nel comune di Castelforte) esistono piante con più di un secolo di età. Nella "Statistica" del regno di Napoli, del 1811 si individua l'areale di produzione proprio nella Piana di Fondi e si riporta come sia questa forse unica pianta che si propaga per via di semi. Nella famosa Inchiesta Jacini del 1880 sono descritte coltivazioni con esemplari aventi fusto di 40-50 cm di diametro, di 300 anni di età.

La mappa di Parchilazio.it

Cerca nella mappa