Nel Rinascimento fu affrescata la cappella rurale e santuario dell'Icona Passatora, che si trova in località Retrosi e che si affaccia sui Monti della Laga. Essa prende il nome dall'immagine votiva della Madonna delle Grazie, opera come, gli altri pregevoli affreschi presenti, del cosiddetto Maestro della Madonna della Misericordia e di Dionisio Cappelli, pittore di Amatrice. Il santuario sorse alla fine Quattrocento 400, nel luogo in cui, già nel XIII secolo era una edicola con l'immagine votiva della Madonna (Icona) ad un crocevia sulla strada che porta ai Monti della Laga (Passatora). Fino agli anni '60, dietro la chiesa si poteva ammirare il "Cerro della Cona", una magnifica quercia alta oltre trenta metri che contava almeno cinquecento anni. La presenza dell'albero, associato come in molti altri casi alla Madonna, farebbe pensare che l'Icona Passatora nasca dall'innesto del culto cristiano su un preesistente culto pagano. La tradizione popolare, invece, la lega ad un miracoloso salvataggio, da parte della Madonna, di una fanciulla minacciata da un lupo.