Antrodoco centro Italia, a 510 metri s.l.m., una ridente cittadina a ridosso della Salaria a 98 Km da Roma, a 22 Km da Rieti e a 90 Km da Ascoli Piceno; importante nodo sulla statale SS. 17 per L'Aquila che dista 32 Km. Presente come "mansio" nelle carte di Augusto nel 14 a.c., in seguito alla conquista normanna, Antrodoco fu concesso da Ruggero II come feudo in capite a Raimondo da Lavareta, oggi Barete nell'aquilano; fu tolto nel 1226, dopo assedio ai Lavareta che si erano ribellati, per ordine di Federico II ed affidato al Duca di Spoleto ed a suo fratello, rispettivamente Rinaldo e Bertoldo. Anche i due Urslingen si ribellarono a Federico II ed il castello fu conquistato dalle truppe imperiali nel 1233; nel 1382 fu comprato dalla regina Giovanna I per 11.000 fiorini, nel 1529 fu concesso da Carlo V a Gian Battista Savelli, comandante delle Guardie Pontificie; oggi, un vecchio rudere domina dall'alto la cittadina, è un sito ben messo, da frequentare per il piacere che si prova quando lo sguardo dall'alto allarga l'orizzonte. Di particolare rilevanza, architettonica e storica, è la chiesa di S. Maria Extra Moenia, già ricordata nel VI secolo in un passo dei dialoghi di S. Gregorio Magno.