Il censimento dell'avifauna svernante sul fiume Paglia
Durante la stagione invernale il nostro territorio si arricchisce della presenza di molti ospiti, poco conosciuti, silenziosi ma estremamente preziosi per l’ambiente naturale: gli uccelli acquatici che svernano lungo il Paglia. Con un po’ di attenzione, anche solo passando accanto al fiume, è possibile accorgersi di queste presenze, delicate ed eleganti.
È molto facile osservare l’airone cenerino, posato nei pressi del fiume o immobile come una statua al centro delle campagne adiacenti le aree umide, oppure lo splendido e maestoso airone bianco maggiore, spettacolare quando si libra in volo con le immense ali, candide e immacolate. Con la sua bellezza ed eleganza l’airone sembra appartenere ad un altro mondo, fatto di solitudine, raccoglimento, magia. Nel Medioevo era simbolo di timidezza e silenzio, per i Greci era sacro ad Atena, presso i Toltechi era considerato capace di volare fino al centro della Terra, nel profondo della conoscenza e della memoria.
Ma il fiume riserva tantissime altre sorprese: i cormorani al sole con le ali spiegate, le anatre sociali, i beccaccini che si involano all’improvviso, il martin pescatore, più veloce di una meteora, più efficace di un cecchino, dai colori sorprendentemente sgargianti. Dalla Riserva Monte Rufeno arriva un invito a non farsi sfuggire lo spettacolo della natura offerto dalla bellezza del fiume Paglia, che contiene valori naturalistici ed ecologici fondamentali, costantemente monitorati dal personale dell’area protetta. I censimenti invernali degli uccelli acquatici (progetto IWC di Wetlands International), costituiscono una delle più continue, ampie e regolari forme di monitoraggio ornitologico su scala internazionale. L’attività è iniziata nel 1967 e in Italia, dal 1985, i rilievi sono coordinati da ISPRA. Attorno alla metà di gennaio di ogni anno viene effettuato un conteggio completo e coordinato degli uccelli acquatici presenti nelle zone umide italiane significative per lo svernamento. I dati, immagazzinati nella banca dati nazionale, confluiscono poi nel database di Wetlands International e consentono di aggiornare le stime globali relative a consistenza e distribuzione delle diverse specie.
Anche gli uccelli acquatici che passano l’inverno sul Paglia sono compresi in questo censimento, cui ogni anno si dedica il personale della Riserva Naturale Monte Rufeno, in collaborazione con l’ornitologo referente di area, dott. Roberto Papi, e con il supporto di volontari e di personale di altre aree protette vicine. Quest’anno il censimento è stato svolto martedì 14 gennaio e i risultati sono stati ottimi: sono state osservate numerose specie tra airone bianco maggiore, airone cenerino, cormorani, martin pescatore, varie specie di anatre e di uccelli limicoli, a dimostrazione della diversità e ricchezza ancora presente lungo il corso del Paglia. L’ambiente fluviale e soprattutto quello ripariale sono spesso oggetto di sfruttamento e utilizzazioni da parte dell’uomo, con poco o scarso rispetto per il loro valore ecologico. Il Paglia, infatti, con il suo ruolo di corridoio ecologico per numerose specie ornitologiche e non, con le sue sponde ancora per ampi tratti ricoperte della vegetazione ripariale originaria, protetta a livello europeo da apposite Direttive, andrebbe più attentamente tutelato come ecosistema delicato e prezioso.
Testo di Antonella Palombi
Foto di Massimo Luciani