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Lungo la riva occidentale del Lago Albano, circa un chilometro e mezzo dall’inizio di via dei Pescatori, si raggiunge l’imboccatura dell’emissario romano, realizzato nel 398-396 a.C. durante la guerra di Roma contro Veio. Il cunicolo artificiale, lungo diversi chilometri, aveva un primo sbocco all’altezza delle Mole di Albano, per proseguire verso il Tevere, dove sfociava all’altezza di Tor di Valle.
La camera d’ingresso, in opera quadrata di peperino, conservata per oltre cinque metri di altezza, risalirebbe ad un restauro di età sillana (inizi I sec. a.C.); era preceduta da una grata con aperture circolari che serviva ad evitare l’entrata di materiali occlusivi.
L’emissario è uno dei monumenti più interessanti dell’ingegneria idraulica di età romana.
L’ingresso è accessibile da una porta ad arco aperta in un muro moderno in opera quadrata di peperino.
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