Simbolo del Parco di Veio, il riccio (Erinaceus europeus ) è un animale terricolo di piccole dimensioni (20-30 cm) che abita boschi e campi coltivati. E' facilmente riconoscibile per la fitta copertura di aculei (2-3 cm) di colore bruno scuro, che ha funzioni di difesa contro i predatori (volpi, cani, cinghiali ed alcuni uccelli rapaci). Proprio per proteggersi, infatti, possiede particolari muscoli dorsali che gli permettono di appallottolarsi e di rizzare gli aculei in caso di pericolo.
E' un animale notturno, schivo e solitario, dai movimenti lenti, che costruisce il suo nido sotto arbusti e cespugli, trascorre il giorno dormendo, restando nascosto sotto rami secchi e foglie. Come gran parte dei mammiferi si sveglia al crepuscolo per andare in cerca delle sue prede preferite: gli insetti ed altri invertebrati, oltre a frutta, ortaggi e funghi. E' l'unico insettivoro italiano che va in letargo, da ottobre a marzo, per risvegliarsi in primavera. Nonostante la sua importanza come fattore di controllo delle popolazioni di invertebrati dannose all'agricoltura, per le sue abitudini notturne spesso è soggetto ad essere investito da parte delle autovetture.
Il riccio, intensamente cacciato in passato, attualmente è una specie protetta così come previsto dalla Convenzione di Berna (L. 5/8/1981, n.503). Nel Parco è possibile incontrarlo tra i cespuglieti e le siepi che delimitano gli spazi rurali.