Era il 1562 quando tra i rami di un ciliegio che cresceva proprio qui, secondo la tradizione, apparì la Madonna a una bambina di nome Persiana Faina intenta a raccoglierne i frutti. Il miracoloso evento giustificò la costruzione del santuario, costata la ragguardevole cifra di settemila ducati (un ducato, per dare un'idea, era all'epoca il salario mensile di un lavoratore) resa possibile dalla devozione dei fedeli e soprattutto dalle munifiche elargizioni di Orinzia Colonna, nobildonna di Petrella Salto. Dalla facciata quadrata e semplice, l'edificio attualmente si presenta con una originale pianta ottagonale inserita in un quadrato e conserva all'altare maggiore una grande tela a olio raffigurante la Vergine col Bambino in braccio e alcune ciliegie in mano, e Persiana nel gesto di offrirle, opera di un pittore locale.