Il Progetto
Il progetto “Life PonDerat”, presentato dalla Regione Lazio e cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Life Natura e Biodiversità, ha come obiettivo il recupero degli ecosistemi delle isole pontine e la conservazione delle specie e degli habitat e avrà importanti ripercussioni in termini di benefici socioeconomici per le popolazioni locali.
A questo progetto, che è partito il 1 ottobre 2015, e che si concluderà solo nel marzo del 2020, partecipano come beneficiari associati l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), il Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università La Sapienza di Roma, la Riserva Naturale Statale Isole di Ventotene e S. Stefano, e la società Nemo srl di Firenze.
Gli obiettivi del progetto, il cui budget complessivo è di € 1.788.216 , il 60% del quale proviene dall’Unione Europea, possono essere riassunti come segue:
1) eradicazione e controllo di specie animali aliene (predatori alieni come i ratti, erbivori domestici inselvatichiti come le capre) al fine di ripristinare le comunità e gli habitat insulari naturali (6220*, 3170*, 5320, 5330, 1240) e/o migliorare il successo riproduttivo di specie autoctone (in primo luogo Procellariformi: berta maggiore Calonectris diomedea, berta minore Puffinus yelkouan; in un recente articolo scientifico Palmarola è risultata la seconda isola italiana dove l'eradicazione dei ratti è più efficace per la conservazione di queste 2 specie;
2) recinzione di un’area chiave a Zannone per escludere gli erbivori selvatici (mufloni) e favorire il recupero di un habitat di interesse comunitario (9340).
3) eradicazione di piante esotiche invasive (Carpobrotus spp. pl.) su Palmarola, Santo Stefano e Ventotene
4) messa in atto di un vasto sistema di biosicurezza per impedire la reinvasione delle isole da parte dei ratti.
Benefici derivanti dal progetto
L'atteso incremento dei livelli di naturalità e biodiversità a seguito delle eradicazioni di specie aliene favorirà, oltre alle specie e agli habitat target principali di conservazione, il recupero energetico per i numerosissimi contingenti di uccelli migratori che sostano sulle isole Ponziane, notoriamente di assoluta importanza a livello Mediterraneo.
Tra le azioni di comunicazione, saranno rese accessibili immagini provenienti da una webcam situata all’interno di un nido di berta maggiore o minore, strumento che è risultato sorprendentemente attraente per il grande pubblico in altri Life svolti in Italia. Sono previste la realizzazione di brevi video, di attività con le scuole, di incontri con gli stakeholder, sia per favorire l'accettazione del progetto a livello generale, sia per coinvolgere le comunità locali. Ventotene e Ponza sono infatti le isole mediterranee con la popolazione più numerosa, che aumenta in misura notevolissima in estate, dove si propongono azioni di questo tipo (eradicazione e/o biosicurezza): accettazione e partecipazione dei residenti sono quindi indispensabili.
Azioni previste
Azioni preparatorie su Roditori, piante aliene e capre inselvatichite, comprendenti indagini in campo, progettazione e acquisizione delle autorizzazioni per lo svolgimento delle principali azioni concrete, sottoelencate:
Sono inoltre previste le seguenti azioni di monitoraggio:
Fra le attività di informazione e sensibilizzazione si segnalano, oltre alle azioni "standard" (website, pannelli, depliants ecc.), la realizzazione di brevi video, l'installazione di webcam su nidi di Procellariformi, attività didattiche nelle scuole di Ponza e Ventotene.
Risultati attesi
Palmarola, S. Stefano, Ventotene
Aumento di produttività (a breve termine) e dimensioni della popolazione (a medio e lungo termine) per gli uccelli marini: per C. diomedea e P. yelkouan può essere atteso un risultato paragonabile a quello di Zannone (miglioramento dell’80% del successo riproduttivo) e a quello dell’isolotto de La Scola in Toscana (incremento simile nel successo riproduttivo, popolazione nidificante raddoppiata in dieci anni). In alcuni casi, incrementi enormi nella popolazione nidificante sono stati registrati dopo l’eradicazione dei ratti (cfr P. yelkouan a Zembretta, Tunisia). Nel lungo periodo sarà possible la ricolonizzazione da parte di altre specie, come Hydrobates pelagicus, vista la grande disponibilità di siti riproduttivi. Incremento dei livelli di biodiversità (es. per il cessato consumo di semi di specie degli habitat 5330 e 5320) e biomassa, ripristino della funzionalità degli ecosistemi con specie di piante oggetto della predazione di semi da parte dei ratti. Miglioramento non quantificabile delle condizioni ecologiche per uccelli stanziali nidificanti al suolo o a modesta altezza e per migratori in sosta su tutte le isole, per rettili, invertebrati e vegetazione. Le ricadute dell'azione sugli uccelli migratori, dopo che questi siano riusciti ad irradiarsi dai colli di bottiglia delle zone di sosta, sono ancora più ampie e non stimabili in modo realistico, interessando ampi settori d'Europa. Miglioramento delle condizioni sanitarie (riduzione del rischio di patologie trasmesse dai ratti) per i turisti su tutte le isole e per gli abitanti dell’isola di Ventotene. Mantenimento a lungo termine di un limitato (non quantificabile) rischio di reinvasione. Riduzione della popolazione di Carpobrotus, con sensibilizzazione della popolazione sulla problematica delle specie aliene vegetali. Per l’isola di Palmarola si prevede inoltre un recupero degli habitat impattati dal pascolo delle capre (5330, 6220*, 3170*)
Ponza
Miglioramento delle condizioni sanitarie (riduzione del rischio di patologie trasmesse dai ratti) per i turisti e gli abitanti del centro abitato di Ponza.
Zannone
Mantenimento a lungo termine di un limitato (non quantificabile) rischio di reinvasione da parte dei ratti. Recupero della funzionalità della lecceta (habitat 9340), con ripresa della rinnovazione naturale nell’area recintata, pari al 10% della superficie totale dell’habitat sull'isola.
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