Il Servizio Tutela Ambientale Flora e Fauna del Parco dei Castelli Romani ha curato l’annuale censimento dell’avifauna svernante, che si è svolto ai laghi di Nemi e Albano.
Il monitoraggio delle popolazioni di uccelli acquatici rappresenta uno strumento indispensabile per ottenere le informazioni necessarie allo sviluppo di valide politiche di conservazione delle popolazioni stesse e dei loro habitat.
Gli obiettivi dei censimenti invernali degli uccelli acquatici, coordinati in Italia dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e condotti in ambito International Waterfowl Census (IWC), sono:
- stabilire annualmente la dimensione delle popolazioni presenti nel mese di gennaio;
- identificare variazioni nella dimensione e nella distribuzione delle popolazioni;
- determinare l’importanza a livello internazionale e nazionale dei vari siti;
- contribuire significativamente agli sforzi locali, nazionali ed internazionali per la conservazione degli uccelli acquatici e dei loro habitat.
I risultati di questi censimenti confluiscono anche nella banca dati di Wetlands International (un'organizzazione mondiale senza fini di lucro dedicata esclusivamente alla conservazione delle zone umide ed alla loro gestione sostenibile), permettendo così analisi su scale geografiche più ampie, tali da comprendere l’intero areale di svernamento delle varie popolazioni e consentire l’individuazione di graduatorie d’importanza assoluta dei siti, dell’andamento numerico globale delle popolazioni e del loro stato di conservazione. Questi dati sono stati storicamente utilizzati per i fini previsti dalla Convenzione di Ramsar, e più recentemente sono stati funzionali all’attuazione delle direttive comunitarie “Habitat” (92/42/CEE) e “Uccelli” (79/409/CEE), e di convenzioni internazionali quali l’African-Eurasian Waterbird Agreement (AEWA), già ratificato da oltre cento paesi, inclusa l’Italia.
I risultati sono in fase di analisi, si può però già dire che il lago di Nemi mantiene una discreta popolazione di uccelli acquatici svernanti, mentre il lago Albano continua a confermare la tendenza di una progressiva diminuzione. La popolazione più consistente è costituita da folaghe, sono stati censiti poi moretta e moriglione, cormorani, germani reali, rare gallinelle d’acqua, tuffetti, una discreta popolazione di svasso maggiore.